
Non si può non rimanere colpiti dalle invenzioni visive mostrate dal maestro giapponese. Le trasformazioni dei Tanukis sono estatiche, sempre improvvise, spesso e volentieri comiche, ma attenzione, non c'è solo spazio per il divertimento in questo film...
L'ambiente naturale del Giappone è stato profondamente sconvolto dopo la seconda guerra mondiale sia per gli uomini ma anche per il dispiacere della sua popolazione di dimensioni più piccole. Certo la colpa è degli esseri umani, ma Takahata non risparmia nemmeno i Tanukis che hanno qualità, ma anche per alcuni, molti difetti del genere umano tra cui il gusto per la stupidità e la violenza.
Questa favola circa le devastazioni della modernità, è finalmente profondamente intrisa di cultura giapponese.
Anche se non si possono cogliere tutte le sottigliezze, questo film è un invito a immergersi nel folklore, nelle leggende e nella fantasia del vecchio Giappone rurale.
Buona visione!