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domenica 16 giugno 2013

Scrittura creativa: "Turisti di mezzanotte" di Mattia Dal Zotto


Complimenti a Mattia Dal Zotto allievo diplomato alla Scuola Internazionale di Comics. "Turisti di mezzanotte" è il suo primo libro.

Turisti di mezzanotte

titolo: turisti di mezzanotte
collana: catarsi
978-88-97092-59-9
pagine: 88
14 x 19 cm - brossura
prezzo: 12,00 euro
maggio 2013
 Scarica le prime pagine



ACQUISTA

I racconti di Mattia Dal Zotto, giovane autore veneto, ambientati a New York, città in cui Mattia ha vissuto per un periodo, sono ironici e risplendono di una freschezza rara. Sia che Dal Zotto esplori la dimensione del giallo, sia quella di una narrazione del quotidiano, le parole escono placide fino ad arroventarsi e a generare empatia e leggerezza. Un libro ingenuo, laddove l'ingenuo è il candido, l'alieno al male. Con uno spirito incorrotto dal mondo.


L'autore

  • mattia dal zotto
    Nato ad Abano Terme (PD) nel 1988, maledetto fin da piccolo dalla passione per scrittura, musica e disegno, ha sperimentato, fondendo il tutto. Ne è venuto fuori uno strano bitorzolo maleodorante. Ha vissuto a New York ed è lì che è nato Turisti di mezzanotte. Ritiene che non ci sianiente di peggio che non avere talento. Anzi sì: averne solo un po’.
    BIBLIOGRAFIA
    Turisti di mezzanotte, 2013, La Gru



martedì 28 maggio 2013

Nuovo corso di scrittura creativa estivo a Padova



Il  corso  utilizzerà  un  approccio  moderno  alla  scrittura  creativa  basato  sulle  teorie  della  comunicazione   contemporanee.    Oltre  alle  forme  narrative  classiche,  nel  corso  si  analizzeranno  anche  le  sceneggiature,  gli   ipertesti  e  il  microblogging.  Le  basi  della  narratologia  e  della  fantasticheria  verranno  assimilate  dallo   studente  completamente  attraverso  esercitazioni  pratiche.  I  testi  prodotti  dagli  studenti  saranno  pubblicati   in un blog di classe.  Il  corso  si  suddividerà  in  cinque  blocchi  di  lezioni  in  cui  si  analizzeranno  i  cinque  aspetti  fondamentali  del  messaggio narrativo: Chi -Quando-Dove-Come-Perché 

SBOCCHI PROFESSIONALI Il corso si pone come obiettivo quello di prendere per mano lo studente e introdurlo alla scoperta delle proprie potenzialità di scrittore, focalizzandosi dapprima sulle basi stesse della comunicazioni narrativa (tra i quali lo studio del personaggio e del narratore, la costruzione di un’ambientazione efficace, la scelta dei corretti tempi espressivi) per poi esplorare i moderni generi letterari attraverso una serie di letture ed esercitazioni pratiche. Il corso sarà caratterizzato da un forte accento sulla comunicazione letteraria professionale: lo studente imparerà come presentarsi correttamente ad un editore attraverso l’incontro con professionisti del settore quali editor, scrittori attivi nel territorio e agenti letterari.  


ISCRIZIONE
Per: ragazzi e adulti con senso artistico che abbiano compiuto i 16 anni di età
Orari: a scelta fra 10:00-13:00, 15:00-18:00
Frequenza: 2 volte la settimana
Durata: 2 mesi. Luglio e Settembre
Costi annuali:  480  (soluzione unica)
                          480 (soluzione a rate: 2 rate da € 240)

mercoledì 22 maggio 2013

Concorso TCBF 2013: 1.000 euro di montepremi.




PREMI/PRIZES: 1.000 €

L’associazione Fumetti in Treviso bandisce, nell’ambito del Treviso Comic Book Festival 2013, il Secondo Concorso Internazionale per Nuovi Autori “TCBF” realizzato in collaborazione con la Scuola Internazionale di Comics.

Il tema del concorso 2013, in occasione del decennale del TCBF, è “Il numero 10”: gli elaborati dovranno essere infatti delle storie che contengano come elemento di costruzione della storia o di narrazione il numero 10 (ad esempio come numero di personaggi, di vignette, immagine ricorrente oppure altri elementi che rimandino al numero 10)

The Association Fumetti in Treviso announces the Second International Competition for New Authors “TCBF” in collaboration with the Scuola Internazionale di Comics and in occasion of the Treviso Comic Book Festival 2013. The theme of the 2013 competition, year of the tenth anniversary of the festival, is “The number 10”: entries must be stories involving the number 10 as an element of storytelling or comics construction (for example in the number of characters, number of frames, recurring number in the story etc. )

Info su: http://www.trevisocomicbookfestival.it/

BANDO (ITA): http://www.trevisocomicbookfestival.it/bando2013/concorso2013.pdf
BANDO (ENG): http://www.trevisocomicbookfestival.it/bando2013/competition2013.pdf
MODULO (application form): http://www.trevisocomicbookfestival.it/bando2013/modulo2013.pdf

lunedì 13 maggio 2013

Sabato 18, la scuola Internazionale di comics alla Fiera campionaria di Padova.


palaascom2013

Sabato 18 dalle ore 10.00 alle 24.00 maratona live di disegno con la Scuola Internazionale di Comics alla fiera Campionaria di Padova. 
Un 'occasione per conoscere la scuola, le sue proposte formative, incontrare gli insegnanti e vedere in diretta come nasce un disegno o un' illustrazione.
E in regalo riviste e cataloghi!!!

PADIGLIONE 8 AL PALAASCOM



LA RIPRODUZIONE DEL PRATO DELLA VALLE AL PALAASCOM IN FIERA DALL’11 AL 19 MAGGIO: UNA QUINTA D’ECCEZIONE PER FARE DA CORNICE AI MILLE E UNO TRA EVENTI, SPETTACOLI, SFILATE E CONVEGNI ORGANIZZATI DALL’ASCOM CONFCOMMERCIO DI PADOVA PER LA CAMPIONARIA 2013


Quest’anno sarà nientemeno che il Prato della Valle, “reinventato” in chiave fieristica, ad ospitare i numerosi eventi del PalaAscom, il padiglione dell’Ascom Confcommercio di Padova che dall’11 al 19 maggio, in occasione della Campionaria, vedrà di scena oltre una decina di categorie ed un nutrito numero di convegni.
Dai macellai, ai panificatori, dagli alimentaristi alle palestre, dagli asili nido e dagli agenti immobiliari ai giovani imprenditori, dalle imprenditrici alle agenzie di viaggio, dagli ottici ai fioristi: ogni categoria ha in serbo un avvenimento di rilievo, sia esso un convegno o uno spettacolo, una degustazione o una premiazione. Difficile, pertanto, dare una priorità alle mille e una azioni poste in essere al PalaAscom anche se, visto che si tratta di novità assolute, meritano di essere rimarcate la presenza della Scuola Internazionale di Comics con professionisti che improvviseranno fumetti e illustrazioni e lo “speed coking”, l’appuntamento quotidiano dell’Accademia Alimentare dell’Ascom, mentre un angolo sarà dedicato alla degustazione del caffè grazie alla presenza di Hausbrandt.



lunedì 29 aprile 2013

Inizia venerdi 3 maggio l'orientamento gratuito alla sede di Padova.



Inizia l'orientamento gratuito venerdi 3 maggio alla sede di Padova della Scuola Internazionale di Comics.

Già da oggi con una semplice telefonata allo 049. 87. 52. 352 è possibile fissare un  appuntamento  della durata di circa trenta minuti, visitare la sede, vedere i mezzi della scuola, fare tutte le domande che riterrete utili.

La sede di Padova è in via Castelfidardo n°11 C.a.p. 35141, in zona Sacra Famiglia.






venerdì 19 aprile 2013

Grafica pubblicitaria: Pinterest



Pinterest è un social network fondato nel 2010 da Evan Sharp, Ben Silbermann e Paul Sciarra dedicato alla condivisione di fotografie, video ed immagini. Basato sull'idea di creare un catalogo on-line delle ispirazioni, Pinterest permette agli utenti di creare bacheche per gestire la raccolta di immagini in base a temi predefiniti o da loro generati. Il nome deriva infatti dall'unione delle parole inglesi pin (appendere) e interest (interesse).
Gli utenti sono passati da 1,2 milioni ad agosto 2011 ad oltre 4 milioni a novembre 2011, che sono poi diventati 11 milioni a gennaio 2012. Ora Pinterest è tra i 100 siti web più visitati al mondo, al trentanovesimo posto nell'Alexa Rank.
Tra gli utenti USA si stima che l'80% degli utenti sia di sesso femminile. In Italia si stima invece che le proporzioni siano invertite, con il 78% di utenti di sesso maschile.
Pinterest è integrato e integrabile con altri social network, come Facebook e Twitter, con Flickr e con i siti web. Basti pensare che integrando i cosiddetti "pin button" all'interno di un sito web o blog è possibile "pinnare" le immagini in esso presenti categorizzandole sotto i propri board di interesse.
Gli utenti di Pinterest possono caricare, salvare, ordinare e gestire immagini, attraverso puntine, e altri contenuti multimediali (come i video) collezionandoli in bacheche, che fungono da contenitori. Le bacheche sono generalmente organizzate in temi così che le puntine possano essere facilmente classificate e facilmente individuabili da altri utenti. Pinterest agisce come una piattaforma multimediale personalizzata, sulla cui pagina principale è possibile scorrere sia i propri contenuti che quelli degli altri utenti che si seguono. Ma i contenuti possono essere trovati anche al di fuori di Pinterest e questi vengono caricati sulle proprie bacheche tramite il pulsante "Pin it", un pulsante che va configurato tra i segnalibri del proprio browser web.

sabato 30 marzo 2013

La Scuola Internazionale di Comics sbarca in U.S.A






Via usitmedia

Un italiano alla conquista di Chicago. La missione sembra impossibile, ma se di mezzo ci sono i super eroi del fumetto, allora tutto cambia. In un periodo di incertezza economica, Dino Caterini (nella foto), direttore della Scuola Internazionale di Comics (sede principale a Roma, altre otto in varie parti d’Italia), sovverte il canone dell’italiano pigro ed in balìa degli eventi negativi, per far sua la filosofia del sogno americano: non ci sono traguardi insuperabili, basta crederci e rimboccarsi le maniche.
Prima di Caterini, una sua allieva è riuscita a raccogliere fama e gloria: Sara Pichelli sta attualmente lavorando a Spiderman Ultimate, dove il “nuovo” uomo ragno è portoricano. E’ stata lei a creare il carattere ed ha già vinto tre dei maggiori premi della fumettistica americana. Sara, in qualche modo, è uno dei “biglietti da visita” della Scuola Internazionale di Comics. Ora la sfida di Caterini si concentra nell’apertura della prima sede americana; il 21 marzo è prevista la data di inaugurazione (http://www.schoolofcomics.us sito in costruzione), a Chicago appunto, nei locali di Hubbard Street West 1651/53. In esclusiva per America Oggi, Caterini racconta la sua avventura e le sue speranze.
La Scuola Internazionale di Comics sbarca negli USA. Come è nata questa idea?
«Innanzi tutto da una constatazione, ovvero che molti nostri allievi lavorano per le grandi case editrici, come Marvel e DC Comics. Avendo conosciuto la realtà di Chica all’arte, ed essendo entrato in contatto con esponenti della comunità italoamericana ho pensato… perché no? Mi sono anche messo in contatto con l’Istituto Italiano di Cultura, abbiamo formato un team agguerrito, tanti italoamericani che vivono lì hanno già dato un notevole supporto al progetto».
Negli Stati Uniti la tradizione del fumetto è molto forte, così come la scuola per disegnatori: perché i ragazzi americani dovrebbero imparare le tecniche in una scuola italiana?
«Per un motivo molto semplice: la scuola americana di fumetto è vincolata ad alcune tradizioni. Mi spiego: nel comics americano classico far dire “ti amo” o “ti odio” al personaggio non determina più di tanto un cambiamento di espressione. L’americano stesso invece è portato a leggere delle storie dove è forte la componente umana e la recitazione; in questo gli italiani sono molto bravi. Da noi gli allievi potranno imparare la tecnica filmica. Inoltre saremo in grado di aprire le porte dell’Europa a quegli artisti che vorranno provare a pubblicare anche in Francia o Spagna».
Quali saranno le materie insegnate nella sede di Chicago?
«I corsi principali saranno di fumetto, illustrazione, grafica, cartone animato».
Sono previsti nomi importanti del fumetto internazionale fra gli insegnanti?
«Dall’ Europa arriveranno Paolo Eleuteri Sarpieri - le sue pubblicazioni in inglese sono state riprese dalla rivista Heavy Metal - e poi Roberto Dal Prà fra gli sceneggiatori più apprezzati in Europa; ancora, Giancarlo Alessandrini, Giorgio Cavazzano; fra gli americani Alex Ross, uno dei grandi autori dei super eroi di Marvel, Wizard e DC Comics, Brian Azarello famoso per il suo Joker, Jill Thompson con la sua Wonder Woman».
La Scuola mantiene rapporti di interscambio con Cuba e il Giappone. Negli Stati Uniti sono previste collaborazioni con altri istituti americani?
«Probabilmente sì. Abbiamo già preso contatti con la Tribeca Flashpoint Media Arts Academy di Robert De Niro, che ha una sede a Chicago».
Di recente la Scuola di Roma ha lanciato una rivista digitale dedicata a tablet e smartphone, la Comx Dome: dopo l’apertura della sede americana si può pensare ad una versione in inglese per il mercato anglosassone?
«Sicuramente, non solo per la rivista, anche per una serie di libri tecnici che stiamo realizzando come proposte didattiche».
Negli Stati Uniti si dice che se una idea è buona si può condensare in una “chiacchierata in ascensore” (elevator speech): come definire allora in poche battute la filosofia vincente della prima sede americana della Scuola Internazionale di Comics?
«Noi offriamo un rapporto qualità-prezzo imbattibile per dedicarsi ad uno dei mestieri più belli del mondo».

lunedì 11 febbraio 2013

Scrittura creativa: Lahar Magazine



"Espandete i vostri orizzonti fino a dove può arrivare il vostro sguardo ed oltre. Prendete giusto un paio di cose fondamentali: carta e penna e mettetele in valigia, tutto il resto sarà superfluo, abbattete i vostri orizzonti mentali e geografici, raccontateci dei posti dove siete stati e quelli che sognate. Ma attenzione: non vogliamo viaggi introspettivi o cliché sui movimenti mainstream e underground di Londra e Berlino. Scalate la montagna più alta, nuotate nel fiume più impetuoso, esplorate la foresta più impervia, mangiate le pietanze più particolari, partecipate ai rituali più estremi e vestitevi con gli indumenti dai colori più sgargianti. Cosa c’è oltre la propria porta di casa? Un mondo completamente nuovo da scoprire, nuove popolazioni e culture diverse, stili di vita differenti o diametralmente opposti al nostro di stampo occidentale. Rifiutate tutto ciò che è normale e già conosciuto ed immergetevi con noi alla scoperta del nuovo e del diverso. In fondo il mondo è bello perché è vario, e ricordate: casa vostra non è il mondo reale.
Per inviare il vostro articolo o la vostra illustrazione, utilizzate gli appositi moduli di invio che trovate nella sezione Collabora"

domenica 10 febbraio 2013

SCUOLA COMICS @ CROMATICA


Appuntamento con la Scuola Internazionale di Comics a CROMATICA- Carnevale a Padova.

Quando?

Domenica 10 febbraio all'Agorà del centro culturale S. Gaetano in via Altinate 71 a Padova.

Live sketch con i docenti del corso di Fumetto e di Illustrazione dalle ore 10.00.
Dal foglio da disegno alla proiezione video con sessioni di disegno e pittura live

Vittorio Bustaffa e Angelo Bussacchini ai pennelli.
Stefano Tamiazzo, Francesco Frosi, Antonio Menin e Carlo Piu alle chine.



domenica 3 febbraio 2013

Scrittura creativa: Felice Maniero e la mala del Brenta




Il racconto dell’epopea criminale della Mala del Brenta, l’organizzazione malavitosa guidata daFelice Maniero, il boss con la faccia d’angelo ed il cuore da diavolo che per vent’anni insanguinò il Nord Est.
Erano “i ragazzi di Versace spruzzati di Van Cleef”. Erano ragazzi di campagna che non volevano un lavoro e una vita normale. Volevano tutto e lo volevano subito. Al badile hanno preferito la pistola, al furgone la Ferrari. Erano ragazzi di campagna e Felice Maniero era la loro guida.
Faccia d’angelo li ha spinti oltre ogni limite e forse ancora più in là. Ha spalancato loro la porta su mondi e ricchezze che non avrebbero neppure potuto immaginare. Li ha fatti salire su fino al paradiso e poi, un bel giorno, li ha abbandonati per farli precipitare direttamente all’inferno. Con un biglietto di sola andata.

mercoledì 26 dicembre 2012

Scrittura creativa: Matteo Righetto



Il problema è serio e ormai non rappresenta certo una novità. Come hanno evidenziato anche le analisi di Antonio Prudenzano su Affaritaliani.it, cifre alla mano, in Italia si legge sempre di meno e i lettori (di ogni fascia d’età e di ogni estrazione sociale e categoria professionale) diminuiscono sensibilmente di anno in anno. Già rispetto al 2010, nell’anno successivo si sono “volatilizzati” più di 700mila lettori e nel corso di questo 2012 le cose sono addirittura peggiorate.
Se infatti lo scorso anno lo stato dell’editoria in Italia è entrato ufficialmente in crisi, i dati Nielsen elaborati per conto dell’AIE (Associazione Italiana Editori) e relativi ai primi nove mesi del 2012, ci dipingono uno scenario ancora più sconfortante (crescono un pochino solo gli e-book mentre tengono la fiction straniera e il genere young adults).
In generale si comprano meno libri e se ne leggono meno ancora. Tanto drammatici quanto emblematici i dati che indicano ad esempio gli studenti universitari come lettori debolissimi quando fino a qualche anno fa rappresentavano una roccaforte del consumo librario.
Di fatto quasi tutte le analisi e gli approfondimenti che mirano a far luce su questo problema, tendono puntualmente a far coincidere le cause della crisi dell’editoria con quelle della crisi economica. Posto che sarebbe ridicolo negarne la reale incidenza e correlazione, mi sia consentito di dubitare che tali cause siano da ricercarsi soltanto in seno ad essa e da porre in relazione quasi esclusivamente alla minore disponibilità di quattrini. Credo infatti che dietro al tracollo del libro vi siano ben altri problemi di pari se non di più grave rilevanza.
Certo, la crisi economica c’è e si sente quasi ovunque, così come da sempre le crisi economiche e quelle culturali sono specchio l’una dell’altra, ma sono convinto, appunto, che il mondo del libro e per così dire il “consumo” di letteratura risentano negativamente di una serie complessa di ragioni che vanno oltre quella del portafoglio, e alle quali Agorà Twain dedicherà prossimamente degli autorevoli approfondimenti e dei dibattiti (ai quali siete fin d’ora invitati a partecipare).
Si sta facendo sempre più tardi, è vero, tuttavia analizzare i dati per piangersi addosso e fare le geremiadi non serve a niente e a nessuno; ciò che conta è la necessità di ripartire dalle idee e dalle proposte, con ottimismo. Gli ultimissimi dati infatti ci dicono che non tutto è perduto, prova ne è che già nel mese di settembre si è registrata una leggera controtendenza e a partire da ottobre si è rilevata una piccolissima ripresa, che è arrivata a segnare un -7,5% a valore: un segno meno ancora forte, certamente, ma che indica comunque un progressivo recupero se si considera che a fine marzo il mercato segnava un drammatico -11,7% e sul finire dell’estate un -8,7%.
Infine il dato del corrente dicembre che, con l’avvicinarsi del Natale ci conforta con un +4% di vendite di libri rispetto all’anno precedente nello stesso periodo. Quest’anno a Natale si regalano più libri.
Pare dunque che qualche spiraglio ci sia. Che fare, però, senza una reale progettualità, una seria visione culturale del Paese e delle scelte politiche volte a promuovere la lettura in maniera strutturata e continuativa? Perché, parliamoci chiaro, di questo si tratta, mica di scambiarsi i doni un giorno all’anno davanti al presepio.
A questo proposito Marco Polillo, presidente dell’AIE, chiede meno parole e più fatti, a cominciare dalla richiesta di un abbassamento dell’IVA sugli e-book dal 21% al 4%, ma soprattutto chiede più attenzione politica al ruolo di operatori culturali svolto dagli editori, al fine di stimolare una ripartenza per le case editrici e rimettendo così in moto il mondo della lettura. Se però ci limitiamo soltanto a questo, pensando che le sole agevolazioni fiscali possano rimettere in moto un intero settore industriale e culturale, credo che rischiamo di non centrare il vero problema, che è genuinamente culturale, prima che economico. Dal canto suo Paolo Peluffo, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’editoria si dice convinto della necessità di:
«portare i libri nelle scuole, nelle famiglie e in tutti i luoghi di ritrovo delle persone”, promettendo una task force governativa sul libro, “un gruppo di lavoro interministeriale che adotti tutti le misure necessarie a sostenere e promuovere la lettura, nella scuola e nelle università, innanzitutto».
Ecco, questa a mio modo di intendere è una proposta valida dalla quale ripartire. Esattamente questo è ciò di cui si sente il maggiore bisogno. Insomma, finalmente qualcosa si muove (anche se ancora a parole). Va da sé che a queste dichiarazioni d’intenti debbano però seguire iniziative concrete sì dall’alto, questo è evidente, ma attenzione, anche dal basso!
E questo è il punto. Noi italiani siamo fatti così: aspettiamo sempre che i problemi vengano risolti da qualcun altro e quando questi affliggono la collettività, tendiamo a pensare che ci riguardino fino a un certo punto. Al contrario io sono fermamente convinto che, senza aspettare dall’alto soluzioni che forsechissà se e chissà quando arriveranno, tutti noi possiamo e dobbiamo fare qualcosa se teniamo per davvero a questo tema cruciale per il futuro del Paese.
Sono dunque convinto che se l’establishment culturale italiano, la politica, gli editori, le famiglie, ma permettetemi di dirlo, anche e soprattutto noi docenti di lettere e noi scrittori, non ci renderemo subito conto che è fondamentale ricominciare concretamente e da oggi a promuovere la lettura a partire dai più giovani, allora davvero rischieremo di perdere tutto e precipitare in un baratro senza possibilità di scampo. Un baratro dove non finirebbero per cadere soltanto gli editori, gli scrittori, i traduttori, gli agenti letterari et cetera; bensì un orrido in fondo al quale si schianterebbe inesorabilmente l’intera società civile.
Sono certo quindi che la soluzione più lungimirante, efficace e immediata sia quella per cui si riconosca in prima istanza la scuola come luogo deputato per la rinascita del libro, dove la promozione della lettura debba essere considerata un atto educativo tanto naturale quanto necessario.
E penso per l’appunto che sia giunto il momento del fare. Ricominciare quindi dalle scuole, nelle qualigli insegnanti di lettere e gli scrittori possono e devono “trovarsi”, ben al di là di ciò che offrono o prevedono i programmi ministeriali, e incontrare i ragazzi per rivolgersi finalmente e direttamente a loro, ma non facendo mille discorsi astratti o voli pindarici sull’importanza della letteratura, ma più semplicemente leggendo loro ad alta voce brani selezionati, e poi facendoli leggere di più e meglio (in maniera mirata) e infine perché no, invitandoli a produrre a loro volta testi creativi con la collaborazione di un docente o di uno scrittore.
Molti ragazzi hanno una concezione dei libri e della letteratura come qualcosa di vecchio, polveroso, lontano e altro da sé. Nostro compito è quello di riavvicinarli alla lettura proponendogli esperienze vive, dimostrando che le belle storie, anche quando hanno secoli e secoli, ci parlano direttamente, così come è necessario (e ahimè, non sono molti i docenti che lo comprendono) proporne loro di nuove,romanzi veramente contemporanei, nell’ottica di una letteratura vitale e dinamica che faccia conoscere nuovi autori, narrazioni originali, voci controcorrente, generi reinventati, punti di vista legati al mondo d’oggi.
A tale proposito Nick Hornby dice che il modo più rapido che gli insegnanti hanno per ammazzare i classici, è quello di inculcare nella testa dei ragazzi che esistono solo quelli.
Per questo è nato il progetto Scuola Twain e per questo, nell’attesa che dal prossimo anno scolastico esso venga esteso a tutto il territorio nazionale con tanto di coordinatori regionali (nei primi mesi del 2013 l’ufficialità), già in questi giorni decine di scrittori, docenti, ma soprattutto centinaia di studenti del triveneto stanno godendo insieme di questa esperienza, imparando il piacere di leggere e di scrivere esprimendosi creativamente e scoprendo che nei buoni libri ci sono tutti i nostri sogni, le nostre esperienze, le nostre vite. Scoprendo che nei buoni libri ci siamo noi nel nostro mondo e che spesso grazie ad essi riusciamo a dare un nome alle nostre emozioni.
Tutto questo in nome della letteratura, del confronto di idee, del rispetto reciproco e, permettetemi di aggiungere, del divertimento e della libertà. Perché la letteratura è soprattutto questo: un atto di libertà e di liberazione culturale. E la cultura è tale solo se è rivolta a tutti.