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mercoledì 2 febbraio 2011

Grafica pubblicitaria: Reclutare talenti per la propria startup.

VIA NINJAMARKETING.

Dovunque si parli di startup l’aspetto più dibattuto è sicuramente il funding, ovvero la strategia da mettere in atto per ottenere i finanziamenti vitali per crescere esponenzialmente. Ma il primo capitale che ogni impresa, grande o piccola che sia, deve sapersi assicurare è quello umano.

Nelle startup in particolare, una squadra bene assortita (generalmente un nucleo centrale composto dai soli founders che si allarga via via che l’attività richiede nuove competenze) ha un valore strategico inestimabile.

Proprio sulla costituzione del team iniziale è interessante soffermarsi per un momento; c’è tutto un fiorire di opinioni e scuole di pensiero in materia, di cui si può trovare un ottimo compendio inquesta discussione su Quora. In linea di massima sembra prevalere un modello basato su tre figure provenienti da estrazioni diverse, ma sovrapponibili a seconda delle necessità: si tratta diprogrammatori, designers e business/marketing/product people. Semplificando (i casi possono essere dei più disparati ed è impossibile tracciare un quadro universale), la prima categoria copre il livello di sviluppo tecnico e gestione delle infrastrutture; la seconda elabora tutto quanto riguarda l’identità visiva del brand e dei suoi strumenti; la terza intercetta, interpreta e processa le richieste del mercato, conosce a fondo il prodotto e lo propone agliinvestitori. Beninteso, almeno uno dei tre soggetti dovrà avere instancabili doti di relazioni pubbliche per sapersi destreggiare nell’ecosistema di settore.

Definiti i criteri di massima per costituire il “dream team” per la propria startup, il passo successivo è individuare il bacino di reclutamento. Questo è un altro argomento caldo su cui si potrebbe diffondersi ampiamente; per ora vi basti sapere che la più spontanea delle opzioni, ovvero il setacciare la cerchia degli amici fidati, non sempre è la migliore, ma al contrario è considerata dagli esperti una delle scelte più nefaste. Meglio allora iniziare da subito a creare connessioni nell’ambito di competenza della propria futura startup, e cercare nella rete professionale il candidato ideale.

Lo scopo di questo articolo è quindi offrire a chiunque stia cercando qualcuno con cui fare impresa, o più semplicemente un partner con cui sviluppare qualche piccolo side-project, una rapida carrellata di servizi per reclutare collaboratori.

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