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mercoledì 11 aprile 2012

Fumetto: Made in Japan- autori vari



Editore: Coconino press

Antologia: Made in Japan
Collana: Made in Japan
Colore: B/N
Formato: cm 17x24
Pagine: 256 pag.
Rilegatura: brossurato con sovracoperta


Descrizione

Sotto il segno del fumetto, l’incontro tra la nuova generazione di cartoonist francofoni e il meglio dei creatori giapponesi. Sedici autori (otto francofoni e otto giapponesi o residenti in Giappone) si riuniscono nella stessa opera per evocare, attraverso dei racconti, lo stesso universo: il Giappone. I francesi si sono recati in Giappone per questa circostanza, inviati ognuno in una città diversa per due settimane (Emmanuel Guibert a Tokyo, Nicolas de Crécy a Nagoya, ecc.), al fine di creare una storia inedita che parlasse del Giappone. I giapponesi, invece, avevano come scopo quello di scegliere un luogo a cui si sentono particolarmente legati (per Hanawa, per esempio, l’isola di Hokkaidô, per Kan Takahama quella di Kyûshû, ecc.) e di raccontarlo in una storia… con l’unica limitazione di realizzarla con il senso di lettura “da sinistra a destra”.
Il risultato finale è ispirato e sempre sorprendente, e alla fine della lettura di questo volume avrete gettato uno sguardo al mondo giapponese come mai l’avevate visto prima!
Gli otto autori francesi sono, in ordine alfabetico: Aurélia Aurita, Etienne Davodeau, Nicolas De Crécy, Emmanuel Guibert, Fabrice Neaud, David Prudhomme, Schuiten & Peeters e Joann Sfar; quelli giapponesi, o residenti in Giappone sono, sempre in ordine alfabetico: Moyoko Anno, Frédéric Boilet, Kazuichi Hanawa, Daisuké Igarashi, Atsushi Kamijô, Taiyô Matsumoto, Kan Takahama e Jirô Taniguchi.

“Ho riunito autori che mi sembravano avere una vera personalità, e quindi capaci di oltrepassare il loro pubblico nazionale; si tratta di autori che hanno una vocazione universale.” Frederic Boilet

IL CURATORE: 
Frédéric Boilet è nato nel 1960 ed è vissuto nella Francia occidentale. Il suo debutto nei fumetti è del 1983 con La Nuit des Archées, a cui è seguito Le Rayon vert. Nel 1990 sperimenta un metodo di disegno unico al mondo, attraverso il quale mescola fotografia e video. L’incontro con lo scrittore Benoît Peeters gli fa cambiare l’approccio delle sue storie autobiografiche, inserendo un pizzico di humor. Attualmente Boilet vive in Giappone e nel settembre 2001, in occasione della pubblicazione simultanea in Francia e Giappone de Lo spinacio di Yukiko, ha lanciato il movimento Nouvelle Manga, (qui il manifesto: http://www.boilet.net/am/nouvellemanga.html )

CHE COS’È IL “NOUVELLE MANGA”
La definizione “Nouvelle Manga”, creata da Frédéric Boilet nel 2001, più che designare un movimento, vuole cercare di “catturare” l’atteggiamento di certi autori che, slegandosi dai legacci del genere e dello “strettamente commerciale”, creano un fumetto che trae ispirazione e vitalità da varie fonti e tratta, essenzialmente, della vita quotidiana. Boilet infatti ritiene che i limiti della “BD” classica, come la si intendeva soprattutto fino alla fine degli anni ’80 (volumi a colori di grande formato che raccontavano storie di fantascienza, fantasy o avventura), e del manga di intrattenimento, che copre terreni analoghi anche se con altre regole e stereotipi, siano simili e, pur con cifre di lettori diverse, portino al medesimo risultato: sono letti da una piccola parte di lettori, generalmente identificabili con gli adolescenti di sesso maschile.
La scoperta della colossale produzione giapponese legata invece a storie di stampo realistico e quotidiano, generalmente non tradotte all’estero, e l’operato di certe case editrici francesi come “L’Association” e “Ego comme X”, che hanno fatto del realismo e dell’autobiografismo il loro marchio di fabbrica, fecero capire a Boilet che la strada da percorrere era la seconda: paradossalmente era il fumetto che poteva fregiarsi dell’etichetta d’“autore” quello che aveva maggiori possibilità di diffusione nei confronti di un pubblico ampio e variegato, e non legato esclusivamente a un’unica categoria demografica. Il risultato fu quindi un fumetto che per un lettore francese ha un approccio simile al “manga”, mentre per un lettore giapponese ha un sapore francese, una qualità molto apprezzata e diffusa attraverso la letteratura e il cinema anche in quel paese asiatico.
Al momento, Frédéric Boilet identifica con “Nouvelle Manga” degli autori che lavorano in tutto il mondo con un “respiro internazionale”, slegati dalle “regole” del fumetto del proprio paese, e delle case editrici che definiscono i programmi editoriali avendo come obiettivo quello di proporre opere di qualità e di diffondere i lavori sia degli autori affermati (come potrebbe essere Jiro Taniguchi, in Giappone) che di quelli poco conosciuti (come Vanyda in Francia).