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mercoledì 6 marzo 2013

Illustrazione: CONCORSI DI ILLUSTRAZIONE: COSTRUIAMO INSIEME UNO STANDARD DI QUALITÀ


Scrivo questo post, a nome mio e a nome dei miei collaboratori, Lisa Massei, Giorgia Brandimarte e Oscar Sabini, per aprire una riflessione sulla situazione dei concorsi di illustrazione italiani.
Dopo la richiesta di negoziazione di alcune clausole del concorso Narrare la parità, conclusasi con successo nel febbraio 2012, abbiamo iniziato a interrogarci su quali requisiti dovesse avere il regolamento di un concorso per essere pubblicizzato su LeFiguredeLibri: un blog nato e cresciuto intorno al mestiere di illustratore.
Immagine di Giulia Sagramola per LFdL
Pensiamo che un concorso di illustrazione debba offrire un contratto serio, dettagliato, rispettoso dei diritti d’autore e dell’uso delle opere originali (un bando è un contratto).
Inoltre, se il concorso è finanziato dai partecipanti (cioè a pagamento) ci sembra corretto offrire trasparenza sull’uso che viene fatto del denaro ricevuto.
Molti concorsi italiani non ci sembrano in linea con questi requisiti.
Ma siamo anche consapevoli della situazione italiana, dove mancano fondi per tutto, e della considerevole difficoltà logistica che comporta organizzare un concorso.
Così abbiamo stilato una lista di proposte atte a garantire la serietà di un concorso che ci sembrano necessarie, ma anche ragionevoli. Una sorta di “patentino di qualità” a costo zero.
La useremo in futuro per decidere se dare spazio a un concorso su questo blog.
Speriamo che questa sia la base di partenza per un dialogo proficuo e utile a tutti.
 
PER I BANDI DI CONCORSO DI ILLUSTRAZIONE PROPONIAMO:
TRASPARENZA DEI COSTI E DELLE SPESE:
Se il concorso è a pagamento:
-Che vengano pubblicati nel bando i dettagli delle spese previste (la menzione “spese di segreteria” è vaga).
-Che venga pubblicato l’elenco definitivo dei partecipanti (perché il bilancio tra entrate e uscite sia trasparente).
- In mancanza di queste informazioni, proponiamo che venga reso pubblico il bilancio delle entrate e delle uscite a fine concorso o nei bandi delle edizioni successive.
Se il concorso è gratuito:
-Nel caso venga chiesto un rimborso per la restituzione delle opere, che il prezzo venga stabilito in base alle tabelle vigenti alle Poste Italiane sul rapporto di invio/peso dei pacchi, o venga richiesta una busta preaffrancata. In caso contrario il concorso sarà catalogato da noi come concorso “a pagamento”.
DIRITTI D’AUTORE E PUBBLICAZIONI:
-Nel caso di pubblicazione di un libro come finalità del concorso, che venga sempre specificato nel bando un diritto di recesso sul futuro contratto editoriale da firmare*. In caso contrario, che sul bando venga pubblicato il contratto per esteso.
* (Perché mai un autore dovrebbe cedere, ad occhi chiusi, il diritto di riproduzione della sua opera senza sapere per filo e per segno quale contratto editoriale sottoscrive automaticamente partecipando al concorso?)
-Se la visibilità è il solo premio offerto, che vengano descritti nel bando in modo dettagliato usi, estensioni e limiti che la “visibilità” avrà: nel tempo (fino a quando), nei luoghi (dove saranno riprodotte o esposte le immagini, su quali supporti, con che distribuzione), nelle azioni (quali i limiti della cessione dei diritti di riproduzione, quali gli usi concessi).
RICORDIAMO A TUTTI CHE LA VISIBILITA’ E’ UNA MONETA A DUE FACCE.
GIURIA
Domande aperte: I nomi dei giurati devono restare anonimi o essere dichiarati sul bando? I partecipanti (nel caso di premi in denaro) è giusto che siano anonimi per i giurati al momento della scelta? Come viene deciso il criterio di selezione delle tavole? I giurati le vedono tutte o c’è stata una preselezione? Il criterio di selezione è fondamentale per dare a tutti la stessa opportunità di vincere. Da chi viene deciso? La giuria viene pagata per il lavoro svolto? Inoltre: come verrà risolto il conflitto di interesse nel caso che un giurato sia anche editore degli autori in gara?
SEGRETERIA E SUPPORTO AGLI ILLUSTRATORI
Sappiamo che gestire centinaia di illustratori in ansia da competizione non deve essere facile. Ma pensiamo che un concorso serio debba avere un servizio di segreteria minimamente efficiente. Non è sempre il caso.
Se volete aiutarci vi prego di diffondere questo post sui vostri blog o profili Facebook.
Se avete suggerimenti o commenti ne saremo felici.


Anna Castagnoli, Giorgia Brandimarte, Lisa Massei, Oscar Sabini