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domenica 30 ottobre 2011

Fumetto: " L'INSONNE " su iPad e iPhone


Dal blog di Francesco Matteuzzi.

Come precedentemente annunciato, L'Insonne sbarca su iPad e iPhone grazie ad una applicazione sviluppata dalla Enhanced Press, già partner di Tunué, Newton Compton e Piemme.

Ecco il comunicato ufficiale con tutte le informazioni.

In occasione di Lucca Comics, la fiera del fumetto di maggior importanza in italia, Enhanced Press in collaborazione con Giuseppe Di Bernardo e Andrea J. Polidori presenta, in offerta gratuita per un periodo di tempo limitato, la sua ultima produzione dedicata ai comics: "L'INSONNE"

L'applicazione, compatibile sia per iPhone che per iPad, con il sistema edicola contiene la collana completa del formoso Fumetto.

Solo per pochi giorni viene proposta gratuitamente
.

L'applicazione infatti contiene ben 11 racconti brevi da poter scaricare gratuitamente compreso il primo numero della collana "CRIMINI DIMENTICATI" di 95 pagine.
Gli altri episodi lunghi completi vengono proposti, sempre per un periodo limitato e in occasione di Lucca comics, a un prezzo speciale di Euro 0,79.
Sicuramente per gli amanti del genere un'occasione da non perdere.

Ma chi è L'Insonne? 
Ce la raccontano Mauro Smocovich e Carlo Lucarelli.

"Accendiamo l’apparecchio radio e giriamo la manopola alla ricerca della frequenza giusta. Cerchiamo una frequenza precisa, quella di Radio Strega, una piccola emittente fiorentina. La cerchiamo per ascoltare un programma che conosciamo bene e che ci fa compagnia tutte le notti. Si chiama L’Insonne e va in onda da mezzanotte alle tre.
Ecco che dall’apparecchio esce un crepitio. Si susseguono brevi sbalzi di segnale, alcune distorsioni sonore e frasi spezzate… e poi finalmente riusciamo a sintonizzarci sulla frequenza che cercavamo e ci arrivano alle orecchie le note di una canzone. 

Una canzone qualsiasi, fatta di rimbombi di cassa, di vibrazioni di corde metalliche, di suoni prolungati e melodici di tastiera. La canzone non è affatto brutta, si lascia ascoltare. Ma siamo impazienti che finisca perché non è per quel gruppo musicale che ci siamo sintonizzati su Radio Strega. 
Vogliamo ascoltare delle storie misteriose, vogliamo lasciarci trasportare nella notte, ma soprattutto vogliamo che a raccontare queste storie sia lei.
Finalmente la voce di Desdemona appare come il canto di una sirena che emerge dalle onde sonore della radio. I suoi racconti del mistero ci fanno compagnia in un viaggio dentro la notte, ci fanno percorrere la linea di confine tra mondi diversi. Cerchiamo di rimanere in equilibrio camminando lungo questa linea sottile ma spesso ci ritroviamo da una parte o dall’altra con la suola della scarpa come un funambolo che si distrae anche solo un momento. 

Tra la realtà e la fantasia la voce di Desdy diventa la vera musica da ascoltare e viene intervallata dalle canzoni del palinsesto radiofonico, la sua voce diventa la vera musica da seguire come fosse il suono di un flauto magico.
Quella di Desdemona è la voce femminile che ci culla nella notte come una luna nera che appare e scompare tra le nuvole e ci racconta storie antiche che rivivono nell’attualità. Il racconto si ferma un attimo mentre la Dj rivolge boccate di fumo al di là del microfono spandendole nell’aria. 

Poi le sue parole proseguono nel loro susseguirsi melodico e ci trasportano verso avventure fantastiche e verso misteri che vanno oltre la stanza in cui siamo, oltre la nostra realtà. Il suo respiro non proviene piú dalla semplice scatola della radio e arriva ai nostri pensieri direttamente, come un flusso magnetico che ci raggiunge attraverso le onde della notte.
Giuseppe Di Bernardo è riuscito a fare tutto questo. A dare spazio e corpo a un personaggio che ci ha raggiunto con le sue storie a fumetti. Giuseppe è riuscito a dare voce a questa musica conturbante che coinvolge i lettori in misteriose avventure, in bilico fra il drammatico e il paranormale. 

Le storie abbandonano la carta del libro e invadono i nostri sogni, i neri fili d’inchiostro si sollevano dalle pagine e, come i neri capelli di Desdemona Metus, avviluppano i nostri pensieri e li trasformano in incubi. Incubi liberatòri e costruttivi. Utili per affrontare la realtà da un punto di vista diverso e maturo, per non addormentarsi di fronte alle paure e ai problemi.
Forza Desdemona, partiamo per un’altra avventura…"