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giovedì 26 gennaio 2012

Fumetto: Stan Lee+ Blood Red Dragon

Stan Lee ha messo mano alla creazione di alcuni tra i personaggi più importanti e fondamentali del comico internazionale. Che piaccia o meno ha dato una svolta al fumetto e cambiato il modo di intendere il supereroe e le storie che lo riguardano.
Che poi, intendiamoci, posson piacere o meno, e sono d’accordo sul fatto che il protrarsi ad libitum di una serie possa essere un errore. Ma il punto è un altro. 
Stan Lee è co-creatore di personaggi come i Fantastici Quattro, Spider-Man, Hulk, Thor, Iron Man, X-Men, Daredevil, Doctor Strange.

Stan Lee è tra quegli autori che hanno umanizzato il supereroe, hanno complicato la sua vita, l’hanno resa banale, difficile, assurda, problematica, talvolta felice. Simbologia come se piovesse.

L’ultima “fatica” creativa di Stan Lee è questa roba qua:



Dalla collaborazione con Yoshiki (batterista/pianista e mente di X-Japan, Violet UK, S.K.I.N.)  Lee tira fuori dal cilindro questo musicista che viene trasformato in una specie di superninja da un fulmine che – attenti che qui arriva il divertimento – lo colpisce dopo aver colpito un pipistrello. Nel punto dove Yoshiki (eh si) è stato colpito compare un tatuaggio a forma di drago (???). Questo per fermare l’armata oscura di Oblivion dalla distruzione della Terra.
No comment.

Quanto poi si pensa che il peggio sia passato c’è una bella pagina con un virgolettato di Lee:

“When I met Yoshiki, I was so impressed with his musical talents and unique creative eye that I knew immediately I wanted to work with him on something special where we could combine both our strenghts. Creating a music super hero character was the natural evolution of our efforts.”
Sono io o non c'entra niente?! Se uno è un buon musicista è automaticamente uno con cui lavorare per scrivere un fumetto? 
Di nuovo "Il Sorridente" di mostra di non starci più con la testa. Ancora una volta l’innalzamento della mortalità sembra non essere un fattore universalmente positivo.